Terminando l’analisi critica iniziata nella prima e nella seconda parte di questo articolo, ripropongo per l’ultima volta le premesse.
Piccole premesse prima di iniziare.
1 – Questa analisi contiene termini e parolacce che si riferiscono anche al linguaggio del sesso. Se vi disturba, siete pregati di lasciar perdere.
2 – Se non si fosse capito, la recensione è critica. È una mia opinione, e non voglio in nessun modo offendere te lettore a cui è piaciuto questo libro.
3 – È un’analisi critica e quindi spoilero a manetta.
4 – Ci sono tanti motivi per cui questo libro non mi è piaciuto, ma non mi disturba il fatto che tratti, in generale, di un rapporto sadomaso. Non mi è piaciuto come lo tratta l’autrice nello specifico, ma a questo arriverò con calma.
5 – Non venite a dirmi se non ti è piaciuto, perché l’hai comprato? o perché l’hai letto? Perché credo che sia una delle frasi più stupide e inutili che possiate dire, dato ch presuppone che io sappia che un libro non mi piace ancora prima di comprarlo. Se ora che l’ho letto potessi tornare indietro nel tempo, effettivamente, cancellerei il mio acquisto, dunque avvisatemi quando si potrà fare!
6 – L’articolo è molto lungo e quindi è stato diviso in tre parti. Questa è la terza parte.
L’operazione commerciale.
Posto che il libro fa cagare, posto che è inutile a tutti i livelli … perché ha venduto così tanto?
Leggiamo il retro della copertina di Cinquanta sfumature di grigio: quello che tutte le donne vogliono.
Oh-oh: mi è semblato di vedele un’opelazione commelciale!
È un libro che vuole vendere soprattutto alle donne, e che ha quindi tutti i requisiti che lo stereotipo della donna dovrebbe adorare: la crocerossina, la storia romantica, la perversione, l’amore che dura tutta la vita, il principe azzurro, il lieto fine, l’uomo bellissimo e ricchissimo, una bella casa, tanti pargoli.
È velo, è velo, non mi elo sbagliato, ho visto una blutta opelazione commelciale!
Conclusione in pompa magna: le citazioni.
Dato che vi voglio molto bene, non vi faccio mancare assolutamente niente: per terminare questa chilometrica analisi, passiamo anche a leggere direttamente dodici citazioni prese dai libri, con alcuni miei commenti. Le parti in grassetto sono quelle che ritengo più ridicole in assoluto.
Le pagine indicate sono quelle dei pdf che ho trovato.
Non vedevate l’ora, eh?
Citazione numero uno: uè, ciccia, quanto so’ figo!
Poco prima che i due incomincino la loro prima nottata di sesso, in Cinquanta sfumature di grigio (pagina 136), Anastasia firma il famoso contratto di Christian e poi fa la domanda fatidica: ma stanotte si scopa o no?
«Questo significa che stanotte farai l’amore con me, Christian?»
“Oh, signore. L’ho detto davvero?”
Lui rimane di stucco per un attimo, ma si riprende in fretta. «No, Anastasia. Primo: io non faccio l’amore; io fotto … senza pietà. Secondo: ci sono molte altre scartoffie da firmare. Terzo: non sai cosa ti aspetta»
Ridete. Liberatevi.
Citazione numero due: come osa stare dove stava lui?
Cinquanta sfumature di nero, durante una delle tante nottate di sesso, pagina 643.
“Tu sei mia, Anastasia”.
“Sempre”.
Piton, quando ha letto questa parte, stava letteralmente impazzendo.
Citazione numero tre: la lingua-delfino.
Cinquanta sfumature di grigio, nel loro primo rapporto orale, pagina 190.
«Oh … piccola … è fantastico» mormora.
Succhio più forte, facendo guizzare la lingua sulla punta della sua erezione colossale. Coprendomi i denti con le labbra, lo stringo nella morsa della mia bocca. [cos’è, una tenaglia?]
Lui sibila e geme. «Oddio… Fin dove riesci ad arrivare?» sussurra.
“Mmh …” Lo prendo ancora più dentro, in modo da sentirlo sul fondo della gola, e poi di nuovo sul davanti. La mia lingua guizza intorno alla punta, come su un ghiacciolo delizioso. Succhio forte, sempre più forte, spingendolo sempre più a fondo, facendo piroette con la lingua. “Mmh …” (seconda volta in due righe, eh!) Non avevo idea che fosse così eccitante dargli piacere, vederlo contorcersi per il desiderio. La mia dea interiore balla il merengue, inframmezzato da qualche passo di salsa.
Posso ridere?
Citazione numero quattro: perché i fazzoletti sono proprio fighi!
Cinquanta sfumature di grigio, quando Anastasia si ubriaca e Christian Grey viene a salvarla, pagina 88.
Grey mi porge un fazzoletto. Solo lui può avere un fazzoletto di stoffa, con le iniziali ricamate e fresco di bucato
E poi apri l’armadio dei tuoi genitori e ne trovi a quintalate …
Citazione numero cinque: i pericoli della società moderna.
Cinquanta sfumature di grigio, dopo la scena precedente, dopo che Christian ha salvato Anastasia e l’ha portata a casa sua, pagina 97.
«Be’, se fossi mia, non potresti sederti per una settimana dopo la bravata di ieri sera. Non hai mangiato (aiuto, l’istinto della nonna!), ti sei ubriacata, ti sei messa in pericolo».
Chiude gli occhi preoccupato, e sussulta. Quando li riapre, mi lancia uno sguardo truce. «Odio pensare a cosa ti sarebbe potuto succedere.»
Cioè, immaginatevi la scena. C’è ‘sto tizio incazzatissimo che sta parlando, e ad un certo punto chiude gli occhi e salta sul posto. Poi riapre gli occhi e si incazza.
Più finto di così …
Citazione numero sei: quella ha bisogno di rivedere le sue priorità.
Cinquanta sfumature di grigio, un altro esempio della malattia mentale di Ana Steele.
Qua sotto leggiamo un estratto delle regole che una Sottomessa di Christian deve rispettare, a pagina 148.
Sonno La Sottomessa garantirà di dormire almeno sette ore per notte quando non è insieme al Dominatore. Alimentazione La Sottomessa mangerà regolarmente per mantenersi in forma e in salute, scegliendo da una lista prescritta di cibi (Appendice 4). La Sottomessa eviterà gli spuntini fuori pasto, a eccezione della frutta. Abbigliamento Per tutta la durata del contratto, la Sottomessa indosserà esclusivamente abiti approvati dal Dominatore. […] Esercizio fisico Il Dominatore fornirà alla Sottomessa un personal trainer quattro volte alla settimana in sessioni di un’ora da concordare tra il personal trainer e la Sottomessa. […] Igiene personale / Bellezza La Sottomessa si terrà pulita e depilata con rasoio e/o ceretta in qualsiasi momento. La Sottomessa si recherà in un salone di bellezza a scelta del Dominatore nelle occasioni prescritte dal Dominatore, e si sottoporrà a qualsiasi trattamento il Dominatore ritenga opportuno. Sicurezza personale La Sottomessa eviterà di bere in eccesso, fumare, assumere droghe, o mettersi in pericolo senza motivo. Qualità personali La Sottomessa eviterà rapporti sessuali con persone che non siano il Dominatore. La Sottomessa si comporterà sempre in modo rispettoso e modesto. Deve riconoscere che il suo comportamento ha un riflesso diretto sul Dominatore.
Ora, sarà che sono un’adolescente, ma per quanto riguarda sonno, alimentazione, abbigliamento ed esercizio fisico, non mi devi assolutamente rompere le palle. Permetto di farlo solo ai miei genitori, e a volte nemmeno a loro: se devo crescere, sarà anche il caso che incominci a decidere io alcune cose che vanno bene per me, no?
Ed ecco la reazione di Anastasia, pagina 150.
«Non mi piace molto l’idea di accettare denaro per i vestiti. Non mi sembra bello.»
Praticamente l’unica cosa che non le va bene è quella di farsi riempire di soldi.
E poi io mi dovrei immedesimare con il personaggio …
Citazione numero sette: l’età mentale di Ana.
Prendendo sempre un estratto dal contratto di Cinquanta sfumature di grigio, pagina 149, incomincio a pensare che, probabilmente, l’autrice pensa che la sua Ana abbia circa sei anni.
[La Sottomessa] Sarà ritenuta responsabile di qualsiasi misfatto, trasgressione e comportamento scorretto commesso in assenza del Dominatore.
O mio dio, che cosa inaudita!
Cioè, non ve lo immaginavate? Una ventunenne deve essere responsabile delle proprie azioni!
Vi ho sorpresi, vero? Ammettetelo!
Citazione numero otto: la descrizione della stanza delle torture.
Per tutti gli aspiranti scrittori, direttamente da Cinquanta sfumature di grigio, da pagina 138 in avanti, ecco l’esempio lampante di una descrizione fatta malissimo!
Ana Steele entra per la prima volta nella famosa stanza rossa delle torture di Christian Grey, in cui lui tiene tutto l’armamentario di arnesi che usa per il sadomaso, e la descrive.
Questa descrizione viene fatta dal punto di vista di Ana che, in questo momento del libro, non ha mai fatto sesso in vita sua e non ha minimamente idea di che cosa sia il sesso sadomaso. Sta descrivendo ciò che guarda in sequenza, ciò che pensa e ciò che nota di più o di meno.
La prima cosa che noto è l’odore: cuoio, legno, cera con un vago sentore di agrumi. È un profumo molto piacevole, e l’illuminazione è tenue, delicata.
Non riesco a individuarne la sorgente, ma corre intorno al perimetro della stanza ed emette un bagliore soffuso.
Le pareti e il soffitto sono di un intenso color porpora, e danno all’ampio locale un’atmosfera intima. Il pavimento è di legno antico verniciato.
Notare già le priorità: odore, illuminazione, pareti, soffitto, pavimento.
La prima cosa che nota questa verginella innocente sono queste cinque cose qui.
Di fruste, verghe, croci e manette varie … ma sì, chissenefrega, sono robe secondarie!
Sulla parete di fronte alla porta campeggia una grossa croce di legno a forma di X. È di mogano lucido, con cinghie sui quattro bracci. Sopra di essa c’è un’ampia griglia d’acciaio appesa al soffitto – quasi due metri e mezzo per lato – da cui pendono corde, catene e manette di ogni genere. Vicino alla porta due lunghe pertiche lucide e intagliate, simili alle aste di una ringhiera ma più lunghe, sono attaccate alla parete come bastoni per le tende. Da esse pende un impressionante assortimento di fruste, frustini e attrezzi leggeri e soffici dall’aspetto curioso. Accanto alla porta c’è anche un solido cassettone di mogano, con i cassetti bassi e piatti come se dovessero contenere esemplari in qualche vetusto museo.
Mi chiedo di sfuggita che cosa contengano in realtà. Voglio davvero saperlo?
Nell’angolo in fondo ci sono una panca imbottita di cuoio color sangue e, fissata al muro retrostante, una rastrelliera di legno verniciato che assomiglia a un portastecche da biliardo, ma che, osservata meglio, risulta raccogliere verghe di varia lunghezza e spessore. Nell’angolo opposto c’è un robusto tavolo di un paio di metri di lunghezza, di legno verniciato e con le gambe intagliate, sotto il quale ci sono due sgabelli in tinta.
Questa non è una descrizione: è un catalogo. Guardate bene, perché c’è tutto: grandezza, materiali, funzione, disposizione. Sembra che Christian abbia messo questa stanza in vendita su eBay. Delle emozioni che possa provare Anastasia, neanche l’ombra.
Ma quello che domina la stanza è un letto.
E infatti, giustamente, una persona che entra in una stanza prima nota tutto il resto, poi si accorge che c’è qualcosa che domina su tutto. Normale, no?
È più grande di un matrimoniale, un modello a baldacchino con ornate colonnine rococò e la parte superiore piatta. Sembra risalire alla fine del Diciannovesimo secolo. Sotto il drappo vedo scintillare altre catene e manette. Non ci sono lenzuola … solo un materasso coperto di pelle rossa e cuscini di raso rosso ammucchiati su un lato.
Il nostro Christian ha gusto, devo dire: tra manette, catene è fruste, è riuscito persino a trovare le colonnine rococò! Per Anastasia, giustamente, sono talmente importanti che le nota ancora prima delle catene e manette.
A qualche metro di distanza c’è un ampio divano Chesterfield rosso scuro, collocato al centro della stanza e rivolto verso il letto. Che strana disposizione … un divano rivolto verso il letto. Sorrido tra me e me: definisco strano proprio il divano, che in realtà è l’arredo più normale della stanza.
Prima mi dici la marca del divano, poi una cazzata e infine l’apoteosi del ridicolo: la correzione della cazzata in tempo reale! Io avrei semplicemente fatto questa operazione: Che strana disposizione … un divano rivolto verso il letto e la frase seguente non avrebbe neanche visto la luce.
Alzo gli occhi e guardo il soffitto. Ci sono moschettoni appesi dappertutto. Mi chiedo vagamente a cosa servano.
La cosa curiosa è che tutto quel legno, le pareti scure, la luce soffusa e il cuoio rosso rendono la stanza quasi intima e romantica …
So che è tutto tranne questo. È la versione di Christian dell’intimità e del romanticismo.
Prima mi dici che non è intimità e romanticismo, poi mi dici che è intimità e romanticismo. Deciditi!
Citazione numero nove: Anastasia laureata in inciampamento sperimentale.
Cinquanta sfumature di grigio, il primo incontro tra Ana e Christian, pagina 15.
Apro la porta e inciampo. Cado lunga distesa lungo l’ufficio. Merda!
Cioè, questa è inciampata nei suoi piedi.
Ma come ha fatto? In che cosa è inciampata?
Citazione numero dieci: tocchiamo il fondo della merda.
Lo stile della James poteva peggiorare?
Ebbene sì! In Cinquanta sfumature di rosso, il terzultimo capitolo è scritto dal punto di vista di un bambino di quattro anni, con la sintassi di un bambino di quattro anni!
Ecco una dimostrazione a pagina 1218.
C’è un grande albero nella stanza con i divani grandi. È grande davvero. Ne ho visti altri così, ma solo nei negozi. Non dove ci sono i divani. Nella mia casa nuova ci sono un sacco di divani. Non solo uno. Non un solo divano sporco e marrone.
È più bravo Tarzan!
Citazione numero undici: io sono Christian e lui è Christianuccio.
Cinquanta sfumature di grigio, quando Anastasia è faccia a faccia con il pene del suo amore. Prima che ciò succeda, Christian le dice questo, pagina 189.
«Voglio che tu faccia conoscenza, se possibile amicizia, con la parte del mio corpo che preferisco. Sono molto legato a lui.»
Avete presente gli uomini che chiamano per nome il loro pene? Christian è uno di loro!
Citazione numero dodici: CENSORED
Cinquanta sfumature di rosso, pagina 395, durante una scena di sesso orale.
Io faccio scorrere la lingua sulla punta, leccando la perla di rugiada che stilla da lui.
Rugiada. C’è veramente scritto rugiada.
Cara James: hai scritto porcate per tre libri e non riesci a dire sborra?
Ora che ho finito questa faticaccia immane di scrivere questo articolo, concludiamo con una parentesi sull’autrice, che in un’intervista ha detto: “Volevo scrivere un libro romantico in cui i personaggi si innamorano felicemente“.
Ho letto ora su Focus D&R che una scimmia, battendo i tasti a caso sulla tastiera, ha una possibilità di scrivere l’Amleto su 4,4 x 10 alla 360783esima.
Detto questo, cara Erika Leonard James, non posso augurarti altro che …
Ritenta, sarai più fortunata!